LA RAPPRESENTAZIONE DELLA CITTÀ IDEALE NEL RINASCIMENTO

L‘idea della città ideale di Leonardo da Vinci e del suo tempo: concetti, programmi e forme

  • Data: 27 febbraio 2018 dalle 17:00 alle 20:00

  • Luogo: Sala Nullo Baldini in via Guaccimanni, 10 a Ravenna

  • Modalità d'accesso: Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Si anticipa che nell’ambito del ciclo di conferenze

"CITTÀ E TERRITORIO" 2018

Martedì 27 febbraio 2018 ore 17.00
Sala Nullo Baldini in via Guaccimanni, 10 a Ravenna

si terrà una lezione magistrale di SABINE FROMMEL, Directeur d’études all’École Pratique des Hautes Études, PSL (Sorbonne), cattedra di Storia dell’arte del Rinascimento e direttrice del Centro di Ricerca HISTARA

dal titolo

“LA RAPPRESENTAZIONE DELLA CITTÀ IDEALE NEL RINASCIMENTO “
L‘idea della città ideale di Leonardo da Vinci e del suo tempo: concetti, programmi e forme

Nell'ambito dell'iniziativa "Città e Territorio / 2018" la Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio ospita Sabine Frommel, dal 2003 Directeur d’Ètudes all’École Pratique des Hautes Études, PSL (Sorbonne) alla Cattedra Storia dell’arte del Rinascimento e Direttrice del centro di ricerca HISTARA.
Le ricerche di questa famosa studiosa sono centrate sull’architettura del Rinascimento Italiano, lo scambio artistico tra la Francia e l’Italia, i processi di migrazione di linguaggi e tecniche in Europa, la rappresentazione architettonica e in generale sui temi storiografici relativi. Tra le ultime pubblicazioni I disegni di Charles Percier 1764-1838; Emilia e Romagna 1764-1838 (con J.-P.Garric), Roma, 2017; Renaissance italienne et architecture du XIXe: Interprétations et restitutions (con A. Brucculeri), Roma, 2016; Architettura Picta (con G. Wolf), Modena, 2016; Les maquettes d’architecture : fonction et évolution d’un instrument de conception et de réalisation, Paris/Roma, 2015; Giuliano da Sangallo, Firenze, 2014.

La lezione magistrale affronta l‘idea di città ideale di Leonardo da Vinci inquadrandola in un panorama culturale che, dalla seconda metà del Quattrocento in poi, esprime in numerosi disegni, quadri, affreschi e tarsie, una nuova visione della città e del suo funzionamento. Il trattato Sforzinda di Filarete, ma anche la famosa Veduta con la città ideale custodita a Baltimore (Walters Art Museum) attribuita a Giuliano da Sangallo, rivelano in modo esemplare come tali rappresentazioni siano legate ad una vera e propria teoria della città. Le riflessioni più ardite in questo campo sono dovute a Leonardo da Vinci i cui progetti di ristrutturazione urbana, in Italia e in Francia, fanno immaginare soluzioni di un futuro lontano; con lo strumento della prospettiva centrale sono modellati raffinati effetti ottici e scenografici, spesso prefigurando soluzioni poi adottate nella prassi.